Il narcisista perverso - Studio di Mediazione familiare, pedagogia e orientamento

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il narcisista perverso
Il narcisista perverso

Arezzo, lì 28/05/2019

  
Oggi parleremo di un tipo di personalità che da molti è definita “narcisistica perversa”. Non ne parleremo da un punto di vista clinico, bensì formativo/orientativo e di difesa di coloro che possano cadere nelle grinfie e trappole di soggetti del genere.  

Sappiamo molto bene che l'innamoramento è sempre una forma nella quale il soggetto perde letteralmente la testa, sino ad arrivare con l'idealizzare la persona amata. Idealizzare non è mai amare, ma contiene in sé i germi del narcisismo. Nell'idealizzazione si ama la propria immagine nell'altro, oppure si costruisce l'altro a propria immagine e somiglianza, ovvero lo si vede come si vorrebbe che fosse. Molti errori di pensiero si sviluppano nel non comprendere la differenza tra amore e innamoramento, tra relazione come lavoro reale, profitto, e costruzione immaginaria, ossia fondata sull'immagine.

Una società come la nostra incentiva ovviamente l'immagine, perciò i narcisisti perversi trovano sicuramente terreno fertile e facilità d'azione. Non si è mai così fragili come quando si ama, come diceva Sigmund Freud. Cosa significa questa frase? Che nella condizione di “innamoramento”, il soggetto diviene facile preda dell'altro, perde le proprie difese. E cosa succede se l'altro è un narcisista perverso, ovvero un individuo in malafede?

Un soggetto innamorato che cade nella trappola di un narcisista perverso finisce per correre davvero molti rischi. Questi infatti si nutre delle altrui debolezze per fare il proprio gioco sporco. In genere è una personalità all'inizio seducente, con grande parlantina, che sa vendersi per come in realtà non è (anche perché spesso non sa nemmeno lui/lei come sia, dal momento che non ci ha mai pensato.... e nemmeno ci pensa). Riesce a vendere sogni, ideali, progetti che, anche se strampalati, vengono spesso creduti come reali, possibili. E' un soggetto bugiardo, menzognero, che non dice mai la verità e nasconde sempre le sue vere intenzioni. Dice una cosa, e subito la nega. Non mantiene mai la parola data. Se messo alle strette, se si accorge di trovarsi in difficoltà, diviene spesso aggressivo e irascibile, con reazioni anche violente (sia fisicamente che verbalmente). Tende ad allontanare la vittima dalle proprie relazioni familiari, amicali e parentali, in modo da fargli il terreno bruciato intorno, da isolarla, per poter continuare, indisturbato, a fare i suoi propri interessi, gli unici che contano per lui/lei. Per il narcisista perverso l'altro infatti è solo un oggetto, uno strumento del suo godimento, e non una persona con pensieri, sentimenti, personalità propria.  

Si nutre e prende vigore se vede l'altro in difficoltà e in stato di debolezza. Essendo tra l'altro un individuo molto invidioso, gode se l'altro, colui o colei che ritiene un nemico, finisce nel lastrico o ha incidenti o difficoltà di vario genere.  

Fare affari o mettere in società un narcisista perverso significa andare dritti e filati verso il fallimento e  incorrere in molti guai economici. Non ha infatti nemmeno il senso della misura, del denaro, del rispetto dell'altro, e spesso fa debiti con grande facilità. Non conosce nemmeno la parola “fare economia”, “economizzare”. Si rovina e rovina tutti coloro che gli stanno intorno e che gli danno credito.

Quando interrompe relazioni familiari, amorose, di lavoro, (e lo fa molto spesso, con grande rapidità e facilità), non è mai responsabile di niente, ma scarica sempre la colpa sull'altro. E' infatti bravissimo a usare, per il proprio tornaconto, il senso di colpa. E' un manipolatore, fine calcolatore, ed è anche uno molto abile a screditare i propri nemici – (soprattutto coloro che lo hanno capito e non stanno al suo gioco) –  agli occhi degli altri, e, cosa paradossale, viene anche spesso creduto. Passa da vittima, da poveretto, quando in realtà è un carnefice, uno che gode nella sofferenza dell'altro, un individuo mai in pace e sempre in guerra, un polemico, un aizzatore, uno che porta l'altro all'esasperazione, ad avere anche scatti d'ira estremi nel tentativo di difendersi. Quando poi l'altro – oramai disperato –  si difende anche con fermezza, con grida o scatti d'ira, lo fa passare per matto, mettendo in rilievo il suo comportamento, facendo credere agli altri di non averlo in realtà provocato.

Non ci sono molte speranze di cambiare soggetti del genere. Ci sono persone che, per tutta la vita, ci hanno provato, finendo per rovinarsi e rovinare anche gli altri membri della stessa famiglia.

In tali casi, l'unica strada possibile è riconoscere di avere a che fare con un narcisista perverso e mettere in atto tutte quelle misure per difendere il proprio lavoro, il proprio pensiero e la propria vita. Cambiando sicuramente strada e allontanandosi il più possibile.  

Da soli, senza aiuto, però non è possibile. Anche perché quando il soggetto si rende conto di avere a che fare con un narcisista perverso, ha già sovente le ossa rotte, e si trova in condizioni esistenziali, economiche, di vita, molto disastrate o precarie. Perciò è importante fare un bilancio della propria vita, di ciò che si ha, e di ciò che si è perso, per formarsi a trovare nuovi obiettivi e mete da raggiungere, per poter ritornare a far fruttare il proprio lavoro che, da situazioni del genere, ne è uscito malandato.


© Dott. Maurizio Forzoni    


Maurizio Forzoni (info@maurizioforzoni.it/347.8392440), pedagogista e orientatore esistenziale, attualmente svolge attività di pedagogista,  orientamento esistenziale e formativo nelle relazioni d'aiuto in ambito familiare, soggettivo, scolastico, all'interno del Centro Formativo, didattico-pedagogico, di orientamento e ricerca UniSocrates di Arezzo, città nella quale vive. E' formatore della didattica innovativa iscritto al Registro Internazionale I.E.T, è iscritto al Registro Nazionale Orientatori presso l'Associazione Nazionale Orientatori – Roma, ed è formatore e supervisore autorizzato Eipass – European Informatics Passport. Ha scritto articoli e seminari, tra cui: "Dall'Ideale alla relazione", "Fare il bene fa bene? Analisi dei rapporti parassitari", "Questione d'etica", "Prendersi cura dell'altro nell'era contemporanea", "Il capitale del soggetto", "Il partner e la formazione analitica", "Il soggetto dell'inconscio", "La paura del vero", "Sulla formazione dello psicoanalista", "La psicoanalisi dal divano all'aula di tribunale:psico-appropriazioni indebite", "In genere l'incontro è speciale", "Dall'Ideale alla Relazione", "Pensiero e azione dell'insegnante come imprenditore a scuola" (intervento al corso di formazione accreditato MIUR e organizzato dal Laboratorio di Formazione e Lettura psicoanalitica di Torino, dal titolo "Scuola alla prova dell'appuntamento -- Facilitare i rapporti a scuola")




























(C) 2022 Dott. Maurizio Forzoni

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