Partner si diventa - Pensieri in movimento -- Maurizio Forzoni

Pagina facebook Maurizio Forzoni
Canale Youtube Maurizio Forzoni
Vai ai contenuti
Articoli e seminari
Partner
Partner si diventa
di Maurizio Forzoni
              
Maurizio Forzoni
Qualche giorno fa, in un post su Facebook, ho scritto la frase: "partner non si nasce, ma si diventa".   Questa asserzione la ritengo complementare all'altra affermazione che uso spesso, ossia: "Malati non si nasce, ma si diventa". E' fondamentale riuscire ad affermarlo in una società che fa de "l'uomo animale malato", il perno su cui ruotano molte teorie scientifiche e medicalizzanti di cui oggi è davvero intrisa la nostra civiltà, sin dentro le istituzioni scolastiche.

Eppure, salvo i casi di nascita con particolari deficit o ritardi o patologie riscontrabili oggettivamente, il bambino, ossia ciascuno di noi, nasce sano, in corpo e mente (ovvero pensiero). Il bambino (e la bambina) -- non c'è differenza sessuale in questo, se non quella ovvietà anatomo-fisiologica (che poi, va detto, così ovvia non è, perché, ad esempio, il feticista non vuole vedere che la donna, spesso la propria madre, non è provvista di un "organo" come il suo, allora sostituisce tale presunta mancanza, che non tollera, con un oggetto, o la sua ombra) -- nasce sano perché sa perfettamente orientare e orientarsi secondo il proprio principio di piacere. E' sempre alla ricerca di partner soddisfacenti da cui attingere e che portino acqua al suo mulino, prima tra tutte la madre che le offrirà il seno di cui nutrirsi e da cui trarre (e ricambiare) soddisfazione. Nemmeno in tutto questo vi è niente di naturale, o istintuale. Il bambino ricerca la soddisfazione, facendone memoria, e tende  a sfuggire e ad allontanarsi dalle fonti da cui non ne trae nessun beneficio. Perciò diciamo che il bambino sa essere partner, ossia socio in affari, compagno. Spesso è l'adulto che non sa più come si fa, è impacciato,  e, allora, invece di trarre profitto da questa occasione,  opportunità, finisce per inibire il pensiero del bambino, nel senso che non lo riconosce più, lo minimizza, lo fa diventare  "solo un bambino";  in altre parole, ne mortifica il pensiero/atto.

Il bambino, sano nel proprio corpo/pensiero, giudica gli adulti e  sa ben sanzionare. Quelli che spesso vengono fatti passare per bizze o capricci, sono in realtà delle sanzioni che l'adulto non riesce più a comprendere e gli procurano spesso angoscia ed impotenza.

Il bambino non è un narcisista, o iperattivo, o agitato, perché è la sua indole, o perché è nato (o fatto)  così, o per un qualche disturbo neurovegetativo.  Nel momento in cui il bambino è diventato narcisista, o "capriccioso", o "bizzoso", (allorquando, come detto, non si rilevano patologie congenite e/o organiche), significa già che qualcosa nel suo percorso educativo, orientativo e formativo non è andato o non sta andando per il verso giusto. Le crisi, se ascoltate, possono invece essere usate per rivedere e reinterpretare eventi della propria storia educativo-formativa, personale, familiare e sociale. E' il caso di dire: "non tutte le crisi vengono per nuocere". Va altresì detto che i bambini sono in genere sempre ben disposti nel recuperare il rapporto con il proprio "saper andare a meta", e nel risolvere i loro conflitti e periodi di crisi, se vengono ascoltati e ben supportati. Perciò è importante imparare che le diagnosi precoci non sono mai l'unica strada perseguibile, ma vi sono sicuramente molte alternative.

La diagnosi  di un qualche disturbo dovrebbe essere l'eccezione, non la regola.

La capacità di creare e ricercare buone relazioni o come dicono gli inglesi,  con un termine molto preciso ed appropriato, partnership,  è una prova del buon stato di salute di un soggetto. Tutte le difficoltà, i disagi, i disorientamenti, persino le psicopatologie di cui soffre un adulto, un bambino o un ragazzo, sono sempre nell'ordine della "partnership", ovvero di quello che lo psicoanalista Giacomo Contri chiama "il regime dell'appuntamento". Il tossicodipendente, ad esempio, ha sostituito l'altro con la sostanza tossica e inebriante. Non ricerca più partner, ma solo godimenti solitari e mortiferi, sino a dirsi "fatto", rigorosamente e pericolosamente, da solo. Lo stesso può dirsi dell'alcolista, il quale si sposa con il "partner bottiglia", anche quando, come accade purtroppo oggi in certi gruppi giovanili, beve in compagnia. Ognuno è comunque perso nel proprio godimento solipsistico.

L'isterico o l'isterica, sintomatologia oggi più diffusa di quanto si pensi -- nonostante che il DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), curato dagli psichiatri americani, ne abbia decretato la sparizione -- non va all'appuntamento, s-viene, non viene, o quando va, farà in modo che sia l'altro a non venire. Non sa più apparecchiare e imbandire la tavola per l'altro/a.

E potremmo continuare.

Da ultimo può essere utile parlare dell'autismo, perché è il caso più evidente di psicopatologia precoce. Va detto che nemmeno autistici si nasce, ma si diventa. Il bambino autistico rifiuta in maniera precoce ogni relazione con l'altro, prima tra tutti la madre. Da lì in poi, non ci sarà più per nessuno, metterà una barriera, a volte davvero invalicabile ed impenetrabile,  tra lui, gli altri e il mondo. Nessun partner. Nei casi gravi, infatti, non parla, ma è ecolalico, fa sempre le stesse cose, le medesime manie. Nel suo mondo, non invita nessuno.  Si può comunque lavorare anche con un soggetto autistico, anche se può risultare  davvero un'impresa (purtroppo, però, non nel senso d'impre-ndere).


Arezzo, lì 06/03/2020



© (2006-2020) -Dott. Maurizio Forzoni       
Maurizio Forzoni (info@maurizioforzoni.it/347.8392440), pedagogista, mediatore familiare e orientatore esistenziale, attualmente svolge attività di pedagogista,  orientamento esistenziale e formativo nelle relazioni d'aiuto in ambito familiare, soggettivo, scolastico, all'interno del Centro Formativo, didattico-pedagogico, di orientamento e ricerca UniSocrates di Arezzo, città nella quale vive. E' iscritto al Registro Nazionale Orientatori presso l'Associazione Nazionale Orientatori – Roma, ed è formatore e supervisore autorizzato Eipass – European Informatics Passport.
info@maurizioforzoni.it
© (2006-2019) -Dott. Maurizio Forzoni

Torna ai contenuti