Educazione? No, grazie. Preferisco la formazione. - Pensieri in movimento -- Maurizio Forzoni

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Educazione? No, grazie. Preferisco la formazione
di Maurizio Forzoni
              
Maurizio ForzoniIn tutte le civiltà educare ha preso, da sempre, strade sbagliate, divenendo modalità di forgiare il carattere, il pensiero, le idee di un altro soggetto. Molto lontano dal significato etimologico della parola stessa e-ducere, ovvero condurre fuori, trarre fuori ciò che è già presente. Ogni atto educativo diventa, molto sovente e in realtà, un tentativo, spesso riuscito, d'inculcare teorie, modalità di pensiero, ideali di cui il soggetto non sa niente, ma che impara acriticamente con velleità di compiacenza di uno o più adulti o precettori che si occupano di lui o lei. Oggi, tra l'altro, un grande peso nel disorientamento del bambino o adolescente è rivestito dai cosiddetti gruppi dei pari, ove vengono realizzati veri e propri riti d'iniziazione o di appartenenza a certe teorie che possono divenire addirittura pericolose allorquando istigano alle dipendenze, all'uso e abuso di alcol, sostanze psicotrope, sessualità e/o giochi estremi.

Tutto ciò procura, quindi, molti guai che, pur essendo davanti  agli occhi di molti, non vengono riconosciuti così facilmente.     

Va altresì rilevata una pericolosa impennata di comando in ambito educativo, sin dalle scuole dell'infanzia. Riteniamo che sarebbe fondamentale passare dall'educazione, come atto direttivo, alla formazione, in quanto azione che forma e con cui ci si forma assieme. Anche se oggi sembrano essere superate le teorie pedagogiche che consideravano il discente una "tabula rasa" nel quale trasferire nozioni, concetti, addirittura pensieri, ci rendiamo conto che si continua ad alimentare l'idea del bambino come incompleto, incompetente, da correggere. Ciò che è temuto nel bambino è invece spesso la sua capacità di sapersi ben disporre e di andare a meta, ovvero il saper seguire il proprio principio di piacere, i desideri e le vocazioni.
    
Occupandoci anche di orientamento e pedagogia dell'adulto, familiare, di coppia, ci accorgiamo come gli errori educativi nei quali questi sono incorsi da bambini finiscano per ripercuotersi anche nella vita e nelle scelte professionali, di studio, affettive e relazionali. Il nostro lavoro è, quindi, da una parte pre-ventivo, allorquando ci occupiamo di bambini e, dall'altra, curativo -- nel senso di prendersi cura -- di tutti quei soggetti che, in età adulta, necessitino di rivedere la propria storia educativa con il fine di correggere gli errori e ritrovare le proprie mete e obiettivi.

Non è possibile pensare una formazione senza il coinvolgimento dei soggetti implicati e senza che s'instauri un clima di società in affari e partnership.     

Solo ritrovando la propria capacità e competenza nell'andare a meta con un partner soddisfacente e soddisfatto, si misura la buona riuscita di una relazione. Nei percorsi di orientamento e pedagogici svolgiamo proprio questo lavoro.

                   Ovvero si lavora per diventare soci in un progetto.

Arezzo, lì 10/06/2020
© (2006-2020) -Dott. Maurizio Forzoni     
Maurizio Forzoni (info@maurizioforzoni.it/347.8392440), pedagogista (specalizzato in pedagogia speciale, familiare e giuridica), mediatore familiare e orientatore esistenziale, attualmente svolge attività di pedagogista,  orientamento esistenziale e formativo nelle relazioni d'aiuto in ambito familiare, soggettivo, scolastico, universitario, professionale, relazionale, affettivo, all'interno del Centro Formativo, didattico-pedagogico, di orientamento e ricerca UniSocrates di Arezzo, città nella quale vive. E' iscritto al Registro Nazionale Orientatori presso l'Associazione Nazionale Orientatori – Roma, ed è formatore e supervisore autorizzato Eipass – European Informatics Passport.
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